La diffusione delle app per smartphone e il cloud computing rafforzano la centratura del sistema mediatico sull’individuo. Gli hardware diventano sempre più piccoli e portatili fino a costituire un’appendice della propria persona, inaugurando così “l’era biomediatica, in cui diventano centrali la trascrizione virtuale e la condivisione telematica delle biografie personali.” Come si trasforma il processo di insegnamento-apprendimento di fronte a tale scenario e rispetto ai “nativi digitali” che popolano le aule scolastiche reali e virtuali?